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IL VALORE DEL VISUAL NELLA SOCIAL MEDIA COMMUNICATION.

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Una domanda che molti ci pongono, e che forse è la base da cui partire per la costruzione di un progetto di web communication, è: come si fa ad avere successo nella rete?
Che tradotto significa: che tipo di strategia è vincente per la promozione digitale di un brand?
La risposta è teoricamente semplice: contenuti di qualità e un visual storytelling ben curato.
Ma il bold della riga precedente non è a caso, nel pratico infatti è tutto molto meno semplice di quanto si possa pensare.
Imparare a coinvolgere il proprio pubblico digitale, emozionandolo e facendolo sentire parte del proprio mondo, è la chiave per colpire e farsi ricordare, ma servono molto impegno, grande personalità e molta originalità.

Nel bilancio tra parole e immagini, ci sono voluti diversi anni per approdare a un mix di comunicazione che riportasse in primo piano l’elemento visivo, ma oggi possiamo affermare con certezza che queste sono assolutamente cruciali quando si tratta di raccontare e coinvolgere il pubblico digitale sulle piattaforme social.
Contenuto è tutto ciò che trasmette informazione ed emozione, ma se è vero che l’immagine è protagonista la domanda diventa allora: quali sono gli elementi che trasformano un content in un visual content di successo?

La regola è sempre la stessa e la conosciamo bene: less is more.
La chiave per coinvolgere gli utenti è la semplicità.
Raccontare attraverso storie fatte di immagini è diventato il modo migliore per parlare di sé nel modo più semplice e naturale perché uno degli attributi più importanti del contenuto visivo è la sua capacità di semplificare messaggi, che risulterebbero altrimenti complessi, se tradotti in parole.
La rete è così satura di informazioni che, in particolare nelle piattaforme social, risulta controproducente puntare su contenuti lenti e di difficile comprensione. Un visual accattivante, che veicoli un messaggio con tono personale e lo faccia tenendo conto della visual identity del brand, è perfetto per incentivare un ricordo non solo legato al tema specifico, ma al brand nella sua totalità.

Puntare sul visual content può quindi favorirci in termini di riconoscibilità e chiarezza, ma anche incrementare la trasversalità del messaggio: più un’informazione è comprensibile, più aumenta il numero di utenti che la fanno propria, più c’è possibilità che la stessa venga condivisa e si renda popolare.
Ma oltre alla capacità di sintesi, all’immediatezza e al suo potenziale virale, l’immagine da sempre ha una capacità evocativa unica. Osservare una foto o un’illustrazione e provare un’emozione forte ed immediata, è un’attività in cui tutti ci riconosciamo perché ci appartiene fin dalla tenera età, quando ancora non sono state sviluppate le capacità per lasciarci coinvolgere da un linguaggio più elaborato, quale quello della scrittura.

Noi che siamo qui per comunicare non dobbiamo dimenticare che evocare non significa solo commuovere e divertire, ma anche e soprattutto entrare in connessione, invitare a riflettere su un particolare argomento.
Oggi sono molti i brand che hanno compreso le potenzialità di tutto questo e che stanno costruendo la propria digital identity attraverso una strategia molto personale e coerente.
Ceres e Taffo (sì, quello delle onoranze funebri!) sono un esempio perfetto: cavalcano costantemente l’onda dei trend topics creando visual ironici (e autoironici) sull’accaduto, così fanno sorridere, riflettere, altre volte discutere… ma l’obiettivo viene raggiunto ogni volta: colpire e farsi ricordare.

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Ma allora, quanto vale un’immagine?

Per i social media moltissimo e per alcuni di questi addirittura tutto.
Si pensi a Instagram o a Pinterest, fondamentali in una digital strategy che punta a generare traffico verso un e-commerce.
Ma alla luce di quanto detto prima, sappiamo che content creation e content curation di visual sono estremamente importanti su ogni piattaforma, perché assicurano maggiore visibilità e ricondivisione e, dunque, maggiore engagement e popolarità.
Non dobbiamo dimenticare, inoltre, che il visual content marketing può rivelarsi determinante anche per la costruzione della brand identity e non solo per la sua awareness.

Torniamo così al punto di partenza: fare content marketing per avere successo nella rete è fondamentale.

Da sempre noi eikoniani puntiamo sulla coerenza grafica e stilistica per raccontare i brand che si affidano a noi per la comunicazione off e online.
Sappiamo bene che per un buon progetto, ogni contenuto ha la sua finalità, e, soprattutto, ogni linguaggio e media utilizzato, è funzionale a uno scopo.
Non solo dal punto di vista del piano editoriale, che è comunque uno strumento indispensabile per ottimizzare la diversificazione dei contenuti, ma anche dal punto di vista della forma e della costruzione del visual stesso.

Diversificare è, infatti, fondamentale per un content marketing efficace: ogni canale presenta caratteristiche specifiche, che rispondono a determinate esigenze e al raggiungimento di certi obiettivi, richiedendo, quindi, una strategia propria.
Instagram, per esempio, nasce come luogo di condivisione di contenuti visuali, attraverso questa piattaforma, è possibile fare branding e mostrare i propri prodotti in modo più empatico rispetto a come è possibile farlo su altri social. È il luogo ideale per chi, persona o brand, vuole condividere luoghi, esperienze, momenti.

Per questo motivo, predisponiamo di volta in volta set fotografici ad hoc, che rispecchino l’identità del prodotto e ne svelino la parte più emozionale.
Anche su Facebook l’immagine è di primaria importanza, ma qui si passa a un livello più promozionale, che punta meno su racconti ed emozioni.
In questo caso prepariamo layout dai colori brillanti alternati a tinte pastello, di grande tendenza nella digital communication degli ultimi mesi, rimanendo sempre coerenti con la visual identity del brand: le immagini mantengono sempre lo stesso tone of voice e il font aziendale (qui ho usato la parola font al maschile, se siete interessati a scoprire qualcosa in più su questo argomento cliccate qui).
In definitiva Pinterest, social più adatto alla pubblicazione di contenuti utili, in più è un ottimo motore di ricerca per tutto ciò che può essere legato alla rappresentazione visual: ricette, bellezza, luoghi. Qui è importante che nell’immagine sia ben visibile il prodotto che si vuole vendere.

Adesso tocca a te: hai già inserito i social visuali nella tua strategia digitale?
Non sei ancora sicuro di quali siano i più adatti al tuo brand?
Contattaci

… e se vuoi dare un’occhiata a qualche social case history, ti consigliamo questa qui.

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